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30 agosto 2010 1 30 /08 /agosto /2010 21:44

Questa volta non è Berlusconi, che continua a difendere la sua porcata, ma sono i Radicali, che tramite un giovane sorridente e convincente presentano alla TV la seconda porcata. Da qualche tempo tutti i politicanti non fanno che proposte finalizzate a limitare le scelte politiche dell’elettore. I Radicali con l’aiuto di altri propongono il collegio uninominale spacciandolo per qualcosa che restituisca il mal tolto. Non c’è un politico che faccia una proposta seria come una raccolta di firme per un referendum che riduca il numero degli onorevoli, abolisca le comunità montane, le provincie e quant’altro vi è d’inutile nella nostra povera Italia.  Se si vuole veramente una legge elettorale degna, si richiami la vecchia legge proporzionale, ci si aggiunga lo sbarramento del 5% o 4% e la non eleggibilità degli indagati e vai. Il resto, sono inutili palliativi.
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25 agosto 2010 3 25 /08 /agosto /2010 14:53

 

La vicenda della Tirrenia, come l’Alitalia e tante altre, è ormai un copione vecchio che tuttavia  fa tornare in  mente antiche vicende come la  decadenza della nobiltà e la valorizzazione del lavoro.

Allora un Barone, un Conte o Marchese che dir si voglia, tra pranzi e feste, liquidava lentamente il suo patrimonio vendendo ora questo bene ora quello, senza rendersi  conto  che i tempi stavano mutando. Il comportamento della nostra Italia è identico. L’Italia vende quegli enti che nel passato hanno fatto grande l’Italia e migliorato notevolmente il suo stato sociale. La politica dopo aver vergognosamente distrutto questi gioielli li svende ora facendo credere al popolo bue che è per il suo bene.

Avete mai visto una famiglia diventare più ricca e facoltosa svendendo i suoi averi?

Popolo ti stanno fregando un’altra volta!!!  Dopo la vendita ci saranno i licenziamenti, tanti, tanti licenziamenti e in più ti troverai con un bene in meno e un padrone in più 

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud.I

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22 agosto 2010 7 22 /08 /agosto /2010 22:52

Berlusconi e complici, non sono i padroni d’Italia.  L’Italia sino a questo momento è una nazione:- una libera e indipendente e la sua legge suprema è la Costituzione a suo tempo approvata dal popolo sovrano.  Tutto ciò che fermenta nella testa di Berlusconi, riguarda lui e i suoi complici.

 Tutore supremo della carta costituzionale è il Presidente, On. G. Napolitano che ha l’onore e l’onere di rispettarla e farla applicare in nome del popolo sovrano.  

Articolo ottantotto

Il Presidente della Repubblica può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse.

Non può esercitare tale facoltà negli ultimi sei mesi del suo mandato, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura.

Da ciò si deduce che: - Il potere di scioglimento anticipato è un potere presidenziale

L'atto di scioglimento è un atto propriamente presidenziale

Il potere di scioglimento si configura come un potere non solo formalmente, ma anche

sostanzialmente, presidenziale in considerazione di quanto previsto dalla Costituzione, che vieta di

procedere allo scioglimento nell’ultimo semestre del mandato del Presidente e prevede che questi

proceda alla consultazione dei Presidenti delle Camere in via preliminare. Tale previsione mostra

l’intenzione del Costituente di assegnare un ruolo sostanziale al Presidente della Repubblica e non ad altri organi.

 

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19 agosto 2010 4 19 /08 /agosto /2010 23:32

La festa di San.Rocco, curata dal Dott. Salvatore Forte e dal Sig. Coviello Giuseppe, è parte di una antica tradizione castelfortese. Persa per alcuni anni e ripresa da poco dai due organizzatori suscita entusiasmo e apprezzamento dalla popolazione  per la sua raffinatezza legata ad una elegante semplicità. Poche le luci, non blasonate le voci ma maestosa nella musica e nei canti. Esempio forte che fa comprendere come in una festa non siano importanti gli impegni economici ma piuttosto  la capacità di  riuscire a coinvolgere ed entusiasmare gli spettanti.

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14 agosto 2010 6 14 /08 /agosto /2010 07:43

 

Il padrone, com’era prevedibile, non è più controllabile. Dopo aver scansato ogni processo con leggi e leggine, predisposte da un parlamento di nominati, il discusso tra i discussi, ha lanciato le sue enormi strutture propagandistiche, contro un uomo politico che al di là dei suoi errori umani, ha sempre brillato per l’alto senso dello stato. Il padrone, gli ha aizzato contro i suoi famelici mastini con il solo compito di dilaniarlo.  Un uomo, che ispiratosi ai grandi principi di libertà e legalità credeva di poter costruire assieme al padrone un grande partito di destra per un’Italia migliore. Tutto è miseramente fallito per l’arroganza e la prepotenza di un personaggio, che confonde uno stato con un’azienda. Oggi Fini sconta, perché alla fine tutto si paga, un errore politico inimmaginabile, lo scioglimento dl, un partito ricco di storia e dignità, per avvantaggiare un personaggio politicamente imprevedibile, inaffidabile e con i caratteristici comportamenti del padre padrone. Un uomo che pur di conquistare i favori della Lega e assicurarsi il potere, non ha esitato ad avventurarsi verso una sciagurata legge federalista della quale non si è in condizioni di prevedere gli sbocchi. Una legge che spacca l’Italia e che ha dato forza a una struttura politica, che non ha mai nascosto il suo vero obiettivo: la creazione di un fantomatico stato padano.  Un potente, come evidenziato dalle cronache giornaliere, contornato da personaggi discussi, che gestiscono la cosa pubblica in modo disinvolto e arricchito da una buona dose d’incompetenza e la cui moralità è nota da noi e in altri lidi.  Il degrado è tale che persino i giornali cattolici, di solito riservati e comprensivi, gridano forte e chiaro “Vergogna”. Noi Italiani, ricordiamo tutti il governo Badoglio che suggerì al mondo il verbo “Badogliare”, ma quelli erano anni veramente difficili.  Oggi non sarà improprio ricordare questi tempi come quelli della “Vergogna” .

Alza la testa POPOLO d’ITALIA non permettere più a questa gente di gestire il tuo futuro. Questi signori, pagati a peso d’oro, hanno trasformato un grande paese, in un volgare bordello.

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8 agosto 2010 7 08 /08 /agosto /2010 13:22

Finalmente sono andati in vacanza e potranno riposare dopo aver tanta travagliato e rimessoci di tasca propria, il loro sudato stipendio non sarà più di 21000 ma di 20000 € circa, quello che si vede. Poveracci, riconosciamolo si sono sacrificati. Il meno che potevano fare è proprio quello di andare in vacanza, come tutti gli altri vacanzieri, ora si può stare tranquilli, non ci sarà alcun danno. Il popolo però, non deve gioire troppo, perché torneranno. Questo periodo deve essere un momento di forte riflessione per cercare di trovare un modo sicuro per mandarli a casa. Non bisogna darli la possibilità di colpire ancora specie al Sud.

Soffia, soffia sempre più forte Vento del Sud.

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7 agosto 2010 6 07 /08 /agosto /2010 21:51

Con la complicità e l’asservimento di On. così detti del Sud, il Nord mette a segno un altro colpo sul Federalismo, la tassa sugli affitti e non solo. Questa, peserà soprattutto sui cittadini del Sud che immigrati abitano per lo più nelle vecchie case dei Nordisti, cosi, il siciliano, il calabrese, il pugliese, il campano, etc. pagheranno la tassa che il proprietario, come di solito accade, caricherà sul canone di affitto. Al sud, come sempre, niente di nuovo, le case sono vuote.  

Esiste in Italia un sistema elettorale infame, che ha tolto al cittadino persino la possibilità di scegliersi il rappresentante, tu, elettore del sud, fatti furbo non andare a votare, è importante contarci.  Se voterai, fornirai ai padroni del nord la possibilità di scegliere ancora una volta, per te, i rappresentanti del sud, che saranno ovviamente i soliti servi. Amico del Sud, aiutati, perché se speri che lo facciano gli altri ricordati, il detto “Campa cavallo che l’erba cresce” In quelle aule sorde e grigie, non c’è nessuno che merita il tuo voto. Nel dubbio pensa a Termini Imerese e a quello che è avvenuto a Pomigliano. Anche questi lavoreranno per mantenere più alto lo stipendio del nordista.

Soffia,soffia sempre più forte vento del Sud

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31 luglio 2010 6 31 /07 /luglio /2010 22:53

Era ora, finalmente liberi di riprendere a volare alto. Fu errore l’unione, fu errore la perseveranza.

Era inconcepibile pensare di poter camminare con uomini che non hanno mai avuto il senso dello stato e nulla, avevano da raccontare alla politica se non le loro scalate economiche, spesso oscure e ricche di strascichi non edificanti.

 E finita, si respira di nuovo l’aria profumata di onesta, di doveri e di sani ideali. Non sarà più necessario arrossire o mortificarsi per un voto imposto e discutibile.

 Si potrà finalmente costruire una forza politica nuova che sappia comprendere le problematiche della famiglia e delle fasce sociali più deboli, che dia il giusto peso allo stato sociale e sia più sensibile ai problemi del lavoro.

 Via la politica per se stessi, che ha caratterizzato questi  ultimi anni, via la politica del padrone, via la politica dei nominati necessariamente asserviti, via la politica dei corrotti e dei corruttori. Si ritorni finalmente alle regole, alla consapevolezza dei diritti e dei doveri, ma soprattutto ci si ricordi, che tutti siamo uguali di fronte alla legge.

Si torni al rispetto del lavoro del popolo sovrano e si usino con onestà e competenza le risorse che da questo lavoro si originano.

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25 luglio 2010 7 25 /07 /luglio /2010 13:42

  

 

Il pianeta del popolo dei Gorgonzoli (Parte quarta)

Il popolo dei Gorgonzoli disorientato e incredulo cominciò ad acclamare e ad adorare lo spirito supremo, uno e trino, che si presentava danzando tra giovani fanciulle velate.

La lotta ai catto-gorgonzoliani, sostenitori delle vecchie regole fu complessa e dispendiosa. Gruppi di fini Illuminati, poco inclini all’obbedienza, talvolta si ribellavano, ma invano. Bisognava ricostruire città, dotare i sostenitori di case degne e per lo più nel centro delle città,  pagare i servigi resi dalle associazioni di luminari, assicurare le navette blu per gli spostamenti dei signori della luce, mantenere i responsabili della sicurezza e delle scorte e tanti, tanti altri illuminati che non riposavano mai Questi, erano come potete immaginare impegnati a sudar sulle spiagge, a navigar con barche, a sciare sui monti, a frequentar salotti e tanto tant’altro; e gli emolumenti non bastavano mai. Spesso si faceva ricorso a risorse nere e non potendo attingere alle tasche vuote dei non illuminati, si tagliava or qua or la senza mai ricorrere all’odiato sistema delle tasse. Grande era anche il numero delle volontarie soavi cultrici, della felicità e dell’amore ne mancavano parchi di bellissime esperte del massaggio che tutto davano e tanto avevano.

Vi potete immaginare quanto grandi fossero le risorse necessarie. Intanto il debito saliva, dalla discesa del divino nulla era mutato nell’economia che continuava a peggiorare. Nei palazzi degli illuminati vi erano grandi silos con aperture a portata dell’uccello felice di dimensioni 100 volte la nostra cicogna. Questi, instancabili, provenivano da luoghi misteriosi, in cui nessuno era ossessionato con leggi opprimenti sui sudati guadagni. Gli uccelli felice liberi nel loro volo scendevano di continuo nei silos per scaricar ricchezze. Gli illuminati, come avrete capito, potevano far tutto, meno che mettere le mani nelle tasche vuote dei non illuminati, che erano liberi di lavorare se lo trovavano.  Quelli che non lavoravano erano liberi di non farlo C’erano, infatti, dei centri che distribuivano a richiesta un alimento simile al pane con una bevanda come la nostra acqua e in questo modo si garantiva a tutti la liberta di lavorare o no e quando qualcuno liberamente si dipartiva, era giustamente ricordato e onorato. Gli ossicini nell’orecchie dei Gorgonzoliani non illuminati incominciarono a vibrare e a stimolare comportamenti di tempi lontani. Le vibrazioni, a volte, erano tanto forti, che le orecchie incominciavano a sanguinare e, allora improvvisamente tutto fu chiaro. I non illuminati compresero, era l’inizio della Nemesi. Gli illuminati ormai invasati non si rendevano più conto del male che facevano e abbagliati dalla loro stessa luce, rubavano, corrompevano, truffano e facevano, facevano, facevano. I maschi cercavano i maschi, le femmine, le femmine, ne erano al sicuro i piccoli da qualche dia nati e fu Sodoma e fu Gomorra Era il trionfo dell’impunità sull’onesta, dell’impurità sulla moralità.  Il disceso correva or qua or là e rideva e saltava e gridava come giullare ormai andato, a volte appariva crucciato e contrariato ma non più di tanto. Altre luci incominciavano a brillare intorno a Lui e s’illudevano di poterlo sostituire, Il grande sole iniziò a perdere lentamente luminosità e tempeste, e uragani e terremoti e maremoti si abbatterono sul pianeta, mentre gli ossicini vibravano, vibravano e stimolavano, era l’ora della livellata purificatrice. Una macabra nube coprì danzando i cieli di Gorgonzopoli e tutto fu buio. La Nemesi era ormai nel pieno della sua energia.

Per diversi giorni la livellatrice falciò, tagliò, bruciò, e divorò, poi un verde intenso ricoprì il pianeta, era il sangue degli illuminati che al momento della morte, stranamente si colorava di verde. Seguì poi un silenzio profondo, nunzio assoluto di un ciclo nuovo, forse migliore.

 

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17 luglio 2010 6 17 /07 /luglio /2010 13:32

 

   

Il pianeta del popolo dei Gorgonzoli   (Parte terza)

Fu giorno, fu sera e fu mattino quando incominciò a soffiare la tramontana, mentre dagli imbiancati monti scendevano i lupi, per il viale delle glorie perdute, incredulo, sfilava russando un Gorgonsiculo fuggiasco. E di là, dove il mare s’incurva per formar un arco tutto tondo, arrivò sferragliando e sforbiciando fannulloni e bamboccioni, il golia riformatore. D’altro arco, ove sempre s’incurva per l’antico mare che dentro vi entra, venia l’esperto di palazzi, scagliando divine quadrelle verso l’Adriano. Dalle redente terre del Gorgoalemanno, con un libretto in mano, urlando e fiammeggiando venia pure l’esperto nel travaglio, Al centro, donde parti lo linguaggio loro, si piazzò a far palazzi un Gorgolducci che all’occhiello aveva un anemone fiorito Al sud, si fermò un Gorgocosentin fuggiasco che entrambe teneva le chiavi del cuor dell’illuminato. Poscia più infondo in basso in basso si piazzò nel buio più fitto una luce fitta fitta che tutto illuminava e essiccava. E là dove poca è la luce e tutto si nasconde, pose Il Gorgodellutrin garbato e con lui, colui che tutto previde, vate supremo, di truffe esperto con un fior di farfarugini in petto che ancor fiorisce.  Con in mano le viole del pensiero s’ergeva il colto protettor dell’arte che si avanzava tra folte schiere di amministrati che a lui gridavan:” aita aita signor della luce, ferma, la scure che ancor ci offende”

E fu così che inizio  sotto il segno della luce il tempo delle riforme Per primo portarono dalle valli il ramato calderone che presto fu ripieno di leggi antiche da bruciare. Quindi si avviarono le riforme tutte a immagine e somiglianza del disceso che era asceso. Tra tutti primeggiava un orso senza denti che ormai tutto aveva moscio. Questi, goloso di patate, strappava bandiere, inventava inni e monete, minacciava rivolte, e insultava, e offendeva a più non posso chi mortificato e schiaffeggiato nel Gorgonsud  s’era nascosto,

Dal suo  grazioso palazzo, che per amor faceva vibrare er core, si dipartiva una potente luce che tutto inondava. Era la Concupiscenza, madre di tutte le gorgonzoliane conoscenze, padrona del desiderio, signora del piacere e dell’amore e con essa un giovane luminoso camminava  e si agitava con una bilancia in mano, mal equilibrata. Era il signor della giustizia con pupille di fuoco e prominenti sopracciglia guardava, inquadrava e richiamava i suoi austeri amministrati che tutti tenevan religiosamente tra le mani una bilancia, forgiata con pregiati metalli che mani esperte avevano ben equilibrata. Essi  protestavano e recalcitravano, invocando Salomone, ma invano.

 Gli angelici illuminati abbeveratesi alla fonte di Lui, uno e trino diffondevano il verbo dell’obbedienza  e del fare senza altro pensare. Lui,amore assoluto, che tutto vedeva e sapeva pensava  e decideva per la libertà  di  tutti. Quando l’opera sua fu compiuta, nulla era più come prima.

E fu sera e fu mattino, luce e libertà imperavano ormai nel mondo nuovo, non più regole, non più strumenti spianti, non più lacci e laccioli, solo Gorgonzoliani, liberi di fare  quanto potevano e chi più poteva faceva. Chi non poteva non disperava perché meno si poteva e meno si faceva e più si sorrideva…  Continua

 

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Profilo

  • Il brigante
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo,
profondo più del vasto mare.
Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo, profondo più del vasto mare. Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!

Gli uomini passano le idee res

 

La parabola della vita è fredda e cinica. Essa ha sempre un inizio, un massimo e una fine. Questa è una realtà che gli uomini potenti e non, devono accettare. Diversamente essa procede inesorabile perché non ha bisogno del consenso. Ed è ovvio che la grandezza dell'essere umano sia pari alla dignità che mostra nei momenti difficili.

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Soffia, soffia vento del Sud

 

 

Sud, con la potenza del voto, scaccia, dal tempio della politica   i  rappresentanti corrotti e servi del governo del nord.
Soffa, soffia sempre più forte vento del Sud
 per non essere più servo del Nord
 

Sud:- Un grido di dolore

Basta insulti e umiliazioni. Sono centocinquant' anni che i Nordisti ti mortificano e ti sfruttano, non sei ancora sazio? Ti definiscono Piagnone e usano tutti gli strumenti che hanno per suscitare in te un senso di colpa. Vogliono annullare ogni tua capacità reattiva per farti accettare passivamente e per altri centocinquant'anni il nuovo colpo che hanno preparato. Ancora non ti pesa l'antica valigia di cartone? E tu, mamma del Sud, dov'è tuo figlio?  Forse dorme nella vecchia casa del Nordista che con il suo affitto e con il sudore di entrambi se n'è costruita una nuova?  E tu vecchio, canuto e stanco, da quando non vedi il tuo ragazzo? Verrà a trovarti questo Natale? Lascia pure saltellare sulle tue ginocchia, il suo futuro, intanto prepara la valigia. Devi tenerla pronta, mi raccomando, così lui potrà andare appena il padre, ormai sfiancato, verrà a occupare il posto che avrai lasciato.

 Alza la testa uomo dell'antico regno, ovunque tu sei, in Patria o nel mondo, butta la vecchia valigia e vieni con noi, cammineremo insieme per costruire un Sud libero e migliore. Non più mafia e colonizzatori, non più ‘ndrangheta e corruttori, non più camorra e sfruttatori ma dignità, orgoglio e lavoro    

 

    

 

La mafia-Misteri e assurdità

http://digilander.libero.it/inmemoria/boss_mafiosi.htm

L'indirizzo sopra riportato, vi permette il collegamento con il sito che riporta il curriculum vitae dei capi della mafia siciliana.Il motivo di questa proposta è di seguito riportato. Vi sembrano questi personaggi così descritti avere la cultura e la capacità di gestire un'organizzazione che ha la forza di competere con l'economia nazionale e addirittura con lo Stato. O non sono essi piuttosto dei paraventi necessari per coprire i veri capi della Mafia? Perché lo stato non fa in tempo ad arrestarne uno che è già pronto il sostituto? come si può pensare che un capo della Mafia possa amministrare una si potente struttura con dei "pizzini". Come può essere definito capo mafia un signore che viveva in una baracca e si trastullava a preparar ricotta? Come poteva un "ricottaro", con modesto livello culturale, amministrare una poderosa potenza economica, capace addirittura, di decidere della vita e della morte dei più qualificati rappresentanti della legalità italiana? Non vi sembra più logico pensare che la Mafia abbia in realtà una regia molto più sofisticata e capace di quanto vogliano farci credere? Non credete sia finalmente giunta l'ora di disturbare il vero manovratore? Sino a quando i responsabili potranno continuare a offendere la nostra intelligenza?

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud

I giorni di Giuda e dei pigmei

Nei  giorni 22 e 23 Marzo i pigmei di AN ligi agli ordini dell’onnipotente, scioglieranno AN per confluire nel nuovo partito. Per l’occasione mi permetto di riportare un articolo proposto nel 2005 ad alcuni giornali ma non pubblicato. Lo ripropongo oggi sul mio Blog ritenendolo di estrema attualità.

“ DOVE VA ALLEANZA NAZIONALE ?

Il dibattito avviato da Berlusconi sul partito unico attraversa e provoca fibrillazioni più o meno forti in tutti i partiti della casa delle libertà; tra questi, AN è quello che più ne avverte le problematiche, per cui è comprensibile che i suoi militanti, formatesi alla luce della fiamma, abbiano dubbi e preoccupazioni verso i principi e gli ideali provenienti da altre culture politiche, non sempre condivise, e che dovranno in qualche modo accettare. Così come è legittimo che uomini che tanto hanno dato e raramente hanno avuto si preoccupino di sapere cosa troveranno nel pentolone del partito unico allorquando le "streghe della pallida Ecate" rimescolando e attizzando, avranno completato " l'intruglio" di questa nuova struttura. Lasciatoci alle spalle ciò che fu scelto ed escluso con il congresso di Fiuggi ove vedemmo le lacrime dei vinti, per i quali nessuno aveva programmato o autorizzato il successivo insulto, credevamo ormai chiuso il ciclo delle grandi rinunce, invece ci ritroviamo al punto di partenza, con interrogativi addirittura esistenziali. Ad esclusione della dicitura "nazionale" già sostituita dai fatti col termine federale, quali degli antichi valori supereranno la grande selezione del nuovo prestigiatore? Ci saranno ancora i valori dello stato sociale? Saremo un partito riformista o conservatore? Resteranno le partecipazioni statali o tutto sarà affidato ai grandi capitali e al libero mercato? E la scuola, la sanità, le pensione, quanto di esse verrà posto nelle mani del privato? Ma ancor più, continueranno i cittadini dalle Alpi al mare, compresa "Roma ladrona ", ad avere gli stessi diritti morali e materiali? O avremo cittadini di prima, seconda e terza categoria, come ci sembra essere già in prospettiva? Su questo si interroga oggi il fedele popolo di AN che da Fiuggi continua a dibattersi tra abiure e novità talvolta non facili da condividere e che si appresta per volere di pochi, e senza essere interpellato, ad effettuare un altro e forse ultimo salto. Sembra anche giusto chiederci (e non avremmo voluto farlo) come mai i riformatori Del lavoro altrui nel momento in cui a Fiuggi Si resero conto d'indossare un vestito stretto non prendessero Loro le opportune iniziative volando essi stessi verso altri lidi? Ecco da questo scaturisce lo stato conflittuale nel partito, è questo che genera i diversi frazionamenti nei quali si rifugia e trova il coraggio di continuare buona parte dei sostenitori. Questa situazione, presente a livello nazionale, si riflette nelle regioni, nelle (province e ancor più nei comuni ove le scelte forzate della coalizione hanno talvolta

privato la base del loro punti di riferimento Diciamo pure che il bipolarismo ancora ritenuto garante di democrazia e progresso, ha in realtà ridotto i margini di scelta e di dialogo concentrando il potere nelle mani di pochissimi che non. sempre ne fanno uso appropriato, ha inoltre favorito la formazione

di partiti e partitelli ad personam che hanno polverizzato lo scenario politico nazionale. Il partito, che ci insegnò a cedere il passo all'anziano e a rispettarne il passato, e che è impegnato oggi ad approvare leggi e leggine ad hoc non sempre edificanti, merita certamente maggior considerazione. E allora coraggio uomini di AN, si riapra il dialogo, si ritorni a guardare alla base, si rifletta sul maggioritario, non si abbia paura del proporzionale, ma soprattutto ci si ricordi che Dio c’è ed è Uno. Altro che ripulisti!

Castelforte 01/08/05     Porchetta Vincenzo  Via S. Martino