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2 febbraio 2011 3 02 /02 /febbraio /2011 21:04

Sarebbe un errore pensare che il problema dell’Italia di oggi sia lo scenario 1maggio06_precario1-1-.gif

immorale e lascivo emerso; quest’ultimo è solo l’ambiente malsano entro cui si muovono gli italiani, in particolare i personaggi che hanno la pretesa di governare il popolo ponendosi  al di sopra delle regole. Il vero problema è la crisi che ristagna, si aggrava e pesa principalmente sulla parte più debole del paese. 

La responsabile di tutto è la politica che, sorda e grigia, assorbe e sperpera inaudite ricchezze trascurando le riforme che potrebbero rilanciare il Paese. 

La precarietà, signora dominante nel lavoro, distrugge le famiglie e annienta la volontà di crearne nuove. Quello che i politicanti incapaci e spesso scorretti vanno predicando sulle riforme è errato perché quest’ultime o aggravano la realtà o gettono le basi per la divisione del paese oppure spingono le masse lavoratrici, specie giovanile, verso un futuro senza speranza,  che sa molto di passato.

 L’aumento dell’età pensionabile non ha tolto lavoro ai giovani?  Gli straordinari nelle aziende non si traducono in  disastro per i giovani? La riduzione dei posti di lavoro nella scuola non ha mandato a casa i giovani? Le mancate nomine dei supplenti  non si sono tradotte in più soldi per gli occupati e meno posti per i giovani? Il fondo incentivante, somme non trascurabili, non poteva essere usato per ridurre il numero degli alunni nelle classi e assicurare nello stesso tempo qualche occupato in più? Gli straordinari negli ospedali, che gonfiano i portafogli degli occupati, non si traducono in meno posti per i giovani?  E come se non bastasse, un’enorme quantità di corsi ,progetti e progettini  che sono utili solo e soltanto agli amici degli amici.

E non vi basta?

Chi da voce e autorizza salottieri mantenuti e raccomandati, talvolta spacciati per esperti (di niente), a definire bamboccioni e nulla facenti, questi giovani emarginati, con titoli di studio spesso superiori a quelli di questi unti del signore e ancora che dire di quei poveri  servi del potere che vanno in giro per le strade a far domande per evidenziare l’impreparazione dei giovani, come se loro fossero venuti da un altro mondo.

 Operai, ingegneri, avvocati, ricercatori, psicologi e tanti altri si aggirano per l’Italia in cerca di quello che non c’è mentre qualche nanerottolo  va in giro etichettandoli come nessun genitore oserebbe fare. Intanto chi dovrebbe preoccuparsi del loro futuro si trastulla in incontri notturni con belle, che poi, a ben pensarci, tanto belle non sono.  Ma la cosa peggiore, diciamolo pure, è l’indifferenza di un popolo che invecchia sempre più mentre altri provenienti da altre terre  lentamente lo sostituiscono. Non comprende che si sta avviando verso il tramonto.

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31 gennaio 2011 1 31 /01 /gennaio /2011 12:55

 

Una spirale perversa si è ormai impossessata della nazione. Essa, padrona dello scenario morale politico ed economico, impazza seminando disagi, paure e incertezze mentre, chi dovrebbe controllarla e bloccarla, si trastulla con belle fanciulle velate. La donna, specie se leggiadra e bella, è stata sempre esposta a insidie. Ne sono mancate giovani, inebriate dal dio denaro che tutto può o ragazze attratte dal facile successo nel quale più che il merito possono mutande e reggi seni. Mai avrei creduto che la nostra bella Italia potesse prendere le sembianze di un gran bordello. Ovunque, in Essa, danzano e si dimenano sculettando belle ragazze, talvolta minorenni, mentre sullo sfondo, lontanissima, appare la classe operai che lentamente sprofonda in un moderno medioevo. Sul tutto domina un potere malaticcio, immorale, corrotto e paralizzato dagli eventi, assurdamente convinto di poter tutto, grazie a una maggioranza di nominati che il popolo neppure conosce. Sembra che gli uomini abbiano perduto onore, fede e speranza mentre la ragione inorridita vaga disperata alla ricerca di un’ Italia  migliore.    E domani sarà un altro giorno.

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud

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21 gennaio 2011 5 21 /01 /gennaio /2011 12:29
Perché un popolo si sacrifica per mantenere una banda di delinquenti e depravati? 
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15 gennaio 2011 6 15 /01 /gennaio /2011 16:04

I tre compari e il Federalismo

 

 

Non disperare Sud, per te non è la prima volta, ormai sei vaccinato.

Hai visto i signori Greci, hai conosciuto i Barbari invasori, sei stato stimato e rispettato da Federico, invaso dai Francesi, calpestato dagli Spagnoli e, poi, sono arrivati i Piemontesi. Ora, altri stanno lavorando per te, tra poco scenderanno i Padani e ti porteranno il Federalismo. La terna: Sì, No e Ni, sta organizzando la discesa, tutto avverrà solo e soltanto per il tuo bene.

Ti amano troppo e non vogliono vederti sudare per il vile denaro per questo chiuderanno Termine Imerese, si proprio come fecero i Piemontesi ma non preoccuparti continua a dormire loro lavoreranno per te e nessuno oserà toglierti gli occhi per piangere.  I tre che girano e rigirano sono gli autori principali Senza di loro non sarebbero mai arrivati. E Tu saresti stato costretto a lavorare per costruire macchine e quant’altro Ora invece i Padani lavoreranno per te, ringraziali, e mi raccomando votali.

L’arroganza, la presunzione, la ricchezza e ahimè!  L’ignoranza, hanno sopraffatto l'onore, la dignità e il coraggio. Tu Sud, non disperare, supererai anche questa, d'altra parte certamente non t’impediranno di vivacchiare. Buona fortuna

 

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3 gennaio 2011 1 03 /01 /gennaio /2011 13:15
Il video, mostra che finalmente qualche cosa si stà muovendo. Il Sud ebbe fiducia nell'Italia una e a essa si affidò. Fu un errore. Centocinquant'anni di umiliazioni e insulti, ora basta. Non si può continuare a stare sotto il tavolo del padrone in attesa che ci butti l'osso Viva ò RRé.02/01/11
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31 dicembre 2010 5 31 /12 /dicembre /2010 13:03

Ventosa: Presepe vivente (parte seconda).wmv -  Santi  Cosma e Damiano 2010

Ventosa di origini antichissime, s’impone nello scenario locale con la torre quadrata che, testimonia con la sua mole, l’antica origine medioevale. Il centro non è nuovo a manifestazione di tipo folkloristico. Già in passato si è distinto per la messa in evidenza delle locali abilità artigianali che avevano come materia prima la famosa “Stramma” Oggi, Ventosa torna alla ribalta con un'altra iniziativa particolarmente in voga in questi ultimi anni il Presepe vivente che ben s’intona nello scenario locale come potete osservare nei filmati proposti. L’iniziativa è stata curata dal gruppo folk “Antica Vescia” grazie all’impegno del giovane Giuseppe Porchetta (Direttore artistico), di Tardivi Gianluca (Presidente) e degli amici Ciorra, Verrico, Testa, etc.

 

 

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31 dicembre 2010 5 31 /12 /dicembre /2010 08:16

Suio   Alto

Fondato, forse, dall’abate di Montecassino Giovanni III, tra il 997 e il 1010 e appartenne nel secolo XII ai Dell’Aquila. Questi occuparono le sue terre prima con Goffredo e poi con Riccardo (Conti di Sessa e Traetto).Le sue vicende storiche, come quelle di Castelforte, furono legate per lo più a quelle dei signori di Gaeta e del regno di Napoli poi. Oggi, ci presenta questo magnifico presepe vivente, perfettamente incastonato nel cuore dell’antica Suio. Come sempre, Suio, evidenzia con questa manifestazione, tutta la sua compattezza sociale e umana. Infatti, tutti i cittadini si mobilitano mettendo a disposizione della comunità tempo, risorse,  strutture,  amore e fede che insieme realizzano un prodotto sicuramente suggestivo.

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29 dicembre 2010 3 29 /12 /dicembre /2010 18:10

Il manganello è un arma a doppio taglio, il suo uso è sempre un problema. E’ bene non di mendicare che il popolo è sempre il più forte. Ciò che si è verificato a Civitavecchia deve far riflettere. Una nazione civile non risolve con questi sistemi  i suoi problemi, specie se ricordiamo come si è affrontato e risolto  il problema delle quote latte per i produttori del nord. I pastori sardi hanno tutte le ragioni per arrabbiarsi e a loro va la nostra simpatia.

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud 

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29 dicembre 2010 3 29 /12 /dicembre /2010 12:08

 

Il Presidente della Camera Gianfranco Fini è, a mio avviso, uno dei politici più dotati dello scenario italiano, anche se ci sorprende spesso con le sue decisioni, forse solo apparentemente, contraddittorie. L’Italiano non si spiega come, un gruppo uscito clamorosamente dalla maggioranza, possa continuare a sostenerla. Penso al voto sulla riforma universitaria, contestata in tutte le piazze Italiane, all’inaudito sostegno a Calderoli, subito ripagato dalla Lega.

 Ne è condivisibile continuare a sostenere un sistema elettorale bipolare che per quanto si possa emendare resterà sempre incompatibile col nostro concetto di democrazia. Noi non siamo americani, la loro democrazia è vecchia, becera, socialmente arretrata, malata di predominio sui popoli e sino a pochi anni or sono sfacciatamente razzista. In questi anni il bipolarismo ha visto crescere e senza posa, partiti e partitini che ormai non si contano più. Berlusconi, ad esempio, li riproduce con il ciclostile e poi li associa al suo polo. Infatti, nel suo PdL c’è di tutto un po’. Esso si presenta come un pauroso calderone tenuto insieme da un’ingombrante padre padrone che ha la pretesa di essere al di sopra della legge.

Lo spirito e la mentalità italiana sono certamente più vicini al sistema politico tedesco. Questo garantisce al cittadino la libera scelta dell’uomo come essere pensante e ideologicamente dotato, personaggio che individui interessati vorrebbero sostituire con uomo buono per un governo oligarchico che sa tanto d’antico. Tutto, in nome di una fantomatica governabilità, che ne ha fatte  di tutti i colori, non ultimo il passaggio dal governo del fare a quello del sistemare. Signori! Chiariamo definitivamente che un ladro non si può giustificare additandone un altro, come non si può giustificare un Governo richiamando gli errori di un altro.

Sono le Idee, la vera forza che muove il mondo non certo il singolo individuo che è: onesto ma anche ladro, buono ma anche cattivo, lavoratore ma anche fannullone, serio ma anche bugiardo, onesto ma anche ladro, incorruttibile ma anche corruttore, amante del prossimo ma l’ha anche arso vivo.

Non è l’uomo che fa il buon governo ma tanti uomini, diligentemente scelti dal popolo sovrano, ideologicamente dotati e scrupolosi nell’osservanza delle regole e delle leggi.  Le vicende umane ci dicono che non c’è amore né libertà senza regole e i sogni dell’uomo ricco non coincidono mai con quelli del povero e quanto più è grande il nume dei ricchi, tanto più lo è il numero dei poveri.                                        

Buon Anno Italia, guardati dal federalismo e speriamo che te la cavi.

 

 

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26 dicembre 2010 7 26 /12 /dicembre /2010 18:34

Il presente video è una piccola esibizione del gruppo folk di Recente costituzione (Antica Vescia.)

Il gruppo nasce dalla passione per il folklore di giovani locali che in perfetta armonia collaborano per potenziare la loro organizzazione. Pur di recente costituzione si è già dato un programma ambizioso. Infatti, per il 30/12/2010, I suoi dirigenti stanno organizzando un presepe vivente nella suggestiva contrada di Ventosa, essi sperano, per l’occasione, di richiamare cittadini appassionati di tradizioni, arti e mestieri e antichi sapori. Il tutto sarà curato dal Direttore Tecnico (Giuseppe Porchetta), dal presidente (Gianluca Tardivi). Dall’esperto nelle pubbliche relazioni (Alessandro Ciorra), dal grande (Enrico Verrico), dal Giovane Testa e tanti altri ragazzi e ragazze felici di regalarvi una bella serata in questo periodo festivo.

 

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  • Il brigante
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo,
profondo più del vasto mare.
Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!
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Gli uomini passano le idee res

 

La parabola della vita è fredda e cinica. Essa ha sempre un inizio, un massimo e una fine. Questa è una realtà che gli uomini potenti e non, devono accettare. Diversamente essa procede inesorabile perché non ha bisogno del consenso. Ed è ovvio che la grandezza dell'essere umano sia pari alla dignità che mostra nei momenti difficili.

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Soffia, soffia vento del Sud

 

 

Sud, con la potenza del voto, scaccia, dal tempio della politica   i  rappresentanti corrotti e servi del governo del nord.
Soffa, soffia sempre più forte vento del Sud
 per non essere più servo del Nord
 

Sud:- Un grido di dolore

Basta insulti e umiliazioni. Sono centocinquant' anni che i Nordisti ti mortificano e ti sfruttano, non sei ancora sazio? Ti definiscono Piagnone e usano tutti gli strumenti che hanno per suscitare in te un senso di colpa. Vogliono annullare ogni tua capacità reattiva per farti accettare passivamente e per altri centocinquant'anni il nuovo colpo che hanno preparato. Ancora non ti pesa l'antica valigia di cartone? E tu, mamma del Sud, dov'è tuo figlio?  Forse dorme nella vecchia casa del Nordista che con il suo affitto e con il sudore di entrambi se n'è costruita una nuova?  E tu vecchio, canuto e stanco, da quando non vedi il tuo ragazzo? Verrà a trovarti questo Natale? Lascia pure saltellare sulle tue ginocchia, il suo futuro, intanto prepara la valigia. Devi tenerla pronta, mi raccomando, così lui potrà andare appena il padre, ormai sfiancato, verrà a occupare il posto che avrai lasciato.

 Alza la testa uomo dell'antico regno, ovunque tu sei, in Patria o nel mondo, butta la vecchia valigia e vieni con noi, cammineremo insieme per costruire un Sud libero e migliore. Non più mafia e colonizzatori, non più ‘ndrangheta e corruttori, non più camorra e sfruttatori ma dignità, orgoglio e lavoro    

 

    

 

La mafia-Misteri e assurdità

http://digilander.libero.it/inmemoria/boss_mafiosi.htm

L'indirizzo sopra riportato, vi permette il collegamento con il sito che riporta il curriculum vitae dei capi della mafia siciliana.Il motivo di questa proposta è di seguito riportato. Vi sembrano questi personaggi così descritti avere la cultura e la capacità di gestire un'organizzazione che ha la forza di competere con l'economia nazionale e addirittura con lo Stato. O non sono essi piuttosto dei paraventi necessari per coprire i veri capi della Mafia? Perché lo stato non fa in tempo ad arrestarne uno che è già pronto il sostituto? come si può pensare che un capo della Mafia possa amministrare una si potente struttura con dei "pizzini". Come può essere definito capo mafia un signore che viveva in una baracca e si trastullava a preparar ricotta? Come poteva un "ricottaro", con modesto livello culturale, amministrare una poderosa potenza economica, capace addirittura, di decidere della vita e della morte dei più qualificati rappresentanti della legalità italiana? Non vi sembra più logico pensare che la Mafia abbia in realtà una regia molto più sofisticata e capace di quanto vogliano farci credere? Non credete sia finalmente giunta l'ora di disturbare il vero manovratore? Sino a quando i responsabili potranno continuare a offendere la nostra intelligenza?

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud

I giorni di Giuda e dei pigmei

Nei  giorni 22 e 23 Marzo i pigmei di AN ligi agli ordini dell’onnipotente, scioglieranno AN per confluire nel nuovo partito. Per l’occasione mi permetto di riportare un articolo proposto nel 2005 ad alcuni giornali ma non pubblicato. Lo ripropongo oggi sul mio Blog ritenendolo di estrema attualità.

“ DOVE VA ALLEANZA NAZIONALE ?

Il dibattito avviato da Berlusconi sul partito unico attraversa e provoca fibrillazioni più o meno forti in tutti i partiti della casa delle libertà; tra questi, AN è quello che più ne avverte le problematiche, per cui è comprensibile che i suoi militanti, formatesi alla luce della fiamma, abbiano dubbi e preoccupazioni verso i principi e gli ideali provenienti da altre culture politiche, non sempre condivise, e che dovranno in qualche modo accettare. Così come è legittimo che uomini che tanto hanno dato e raramente hanno avuto si preoccupino di sapere cosa troveranno nel pentolone del partito unico allorquando le "streghe della pallida Ecate" rimescolando e attizzando, avranno completato " l'intruglio" di questa nuova struttura. Lasciatoci alle spalle ciò che fu scelto ed escluso con il congresso di Fiuggi ove vedemmo le lacrime dei vinti, per i quali nessuno aveva programmato o autorizzato il successivo insulto, credevamo ormai chiuso il ciclo delle grandi rinunce, invece ci ritroviamo al punto di partenza, con interrogativi addirittura esistenziali. Ad esclusione della dicitura "nazionale" già sostituita dai fatti col termine federale, quali degli antichi valori supereranno la grande selezione del nuovo prestigiatore? Ci saranno ancora i valori dello stato sociale? Saremo un partito riformista o conservatore? Resteranno le partecipazioni statali o tutto sarà affidato ai grandi capitali e al libero mercato? E la scuola, la sanità, le pensione, quanto di esse verrà posto nelle mani del privato? Ma ancor più, continueranno i cittadini dalle Alpi al mare, compresa "Roma ladrona ", ad avere gli stessi diritti morali e materiali? O avremo cittadini di prima, seconda e terza categoria, come ci sembra essere già in prospettiva? Su questo si interroga oggi il fedele popolo di AN che da Fiuggi continua a dibattersi tra abiure e novità talvolta non facili da condividere e che si appresta per volere di pochi, e senza essere interpellato, ad effettuare un altro e forse ultimo salto. Sembra anche giusto chiederci (e non avremmo voluto farlo) come mai i riformatori Del lavoro altrui nel momento in cui a Fiuggi Si resero conto d'indossare un vestito stretto non prendessero Loro le opportune iniziative volando essi stessi verso altri lidi? Ecco da questo scaturisce lo stato conflittuale nel partito, è questo che genera i diversi frazionamenti nei quali si rifugia e trova il coraggio di continuare buona parte dei sostenitori. Questa situazione, presente a livello nazionale, si riflette nelle regioni, nelle (province e ancor più nei comuni ove le scelte forzate della coalizione hanno talvolta

privato la base del loro punti di riferimento Diciamo pure che il bipolarismo ancora ritenuto garante di democrazia e progresso, ha in realtà ridotto i margini di scelta e di dialogo concentrando il potere nelle mani di pochissimi che non. sempre ne fanno uso appropriato, ha inoltre favorito la formazione

di partiti e partitelli ad personam che hanno polverizzato lo scenario politico nazionale. Il partito, che ci insegnò a cedere il passo all'anziano e a rispettarne il passato, e che è impegnato oggi ad approvare leggi e leggine ad hoc non sempre edificanti, merita certamente maggior considerazione. E allora coraggio uomini di AN, si riapra il dialogo, si ritorni a guardare alla base, si rifletta sul maggioritario, non si abbia paura del proporzionale, ma soprattutto ci si ricordi che Dio c’è ed è Uno. Altro che ripulisti!

Castelforte 01/08/05     Porchetta Vincenzo  Via S. Martino