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14 ottobre 2011 5 14 /10 /ottobre /2011 12:46

A Roma perché siamo tutti indignati

A Roma, a Roma, a Roma

Il 15 ottobre 2011 tutti a Roma, a Roma con gli indignati

Perché, gli uomini, nati uguali non debbano più morire disuguali.

A Roma, per non lasciare che siano sempre gli altri a battersi per noi

A Roma, perché il 15 ottobre 2011 sarà un buon giorno per ridare speranza e futuro ai nostri giovani.

A Roma, per cacciare dal tempio della politica furbi, corrotti, corruttori, evasori e camorristi.

A Roma, per incominciare a costruire tutti insieme una nuova democrazia per l’Italia degli uguali, dalle Alpi al mare.

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28 settembre 2011 3 28 /09 /settembre /2011 10:52

Una cricca omertosa sta distruggendo un grande Paese.

Non c'è nulla da sperare da questa casta famelica che quotidianamente divora senza sosta né ritegno il frutto della gente operosa. Questa Casta sorda e grigia, che con una legge golpe si è imposta al potere deve andare a casa e con loro le minoranze, sono della stessa pasta. Tutti sostengono di essere stati eletti dal popolo ma se così fosse un disonesto, un corruttore, un truffatore, un evasore, un ladro, avrebbe un posto solo in una società operosa e onesta, la Galera. È ora che il popolo si riprenda il potere furbescamente toltogli. Questi sono ormai alla frutta e in parlamento si autoassolvono “ tu ora salvi me e domani io salverò te”.

Somigliano più ad operatori di un’associazione a delinquere che a rappresentanti del popolo.

 Occorre una nuova democrazia nuovi principi democratici bussano con insistenza alle porte della nostra Italia non si possono più sopportare i privilegi delle caste e i loro paurosi stipendi. Si facciano avanti gli uomini di cultura, gli uomini di scienza, gli imprenditori i cittadini operosi, gli uomini amanti della buona politica e si costituisca un governo provvisorio per varare una nuova legge elettorale che ritorni al proporzionale ma sopratutto ridia il potere al popolo. Andare a votare con la porcata sarebbe come premiare questi campioni, tutti compresi, perché questi o quelli per me pari sono.

  

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22 settembre 2011 4 22 /09 /settembre /2011 23:09

Il Gruppo "Antica Vescia" accompagna Paolo da Irma

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18 settembre 2011 7 18 /09 /settembre /2011 13:08

I video su:- Castelforte : "Da come eravamo ad oggi", sono disponibili nella rubrica "E passa il tempo", pagina:- "Come eravamo"

  

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16 settembre 2011 5 16 /09 /settembre /2011 12:58

Castelforte 15/09/2011

La Contrada S. Martino in festa attende il passaggio dei Santi:-

SS. Addolorata e San Giovanni.

La presenza di San Giovanni, Patrono di Castelforte, ha entusiasmato tutta la cittadinanza

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27 agosto 2011 6 27 /08 /agosto /2011 21:11

Signori del Potere,

Togliete le Province, eliminate le Comunità Montane, dimezzate i parlamentari, dimezzate il totale dei loro stipendi, stabilite vent’anni di carcere per i politici corrotti e abrogate ogni loro, privilegio. Solo dopo s’impongano sacrifici al Popolo.

Vigila Popolo d’Italia e fa rullare i tamburi.

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18 agosto 2011 4 18 /08 /agosto /2011 14:32
 

 

La festa di San Rocco riscoperta dal dott. Salvatore Forte, dal Sig Giuseppe Coviello e dal prof. Gianni  Vecchio non finisce mai di stupire.

 Anche quest’anno si è imposta per la sua genuina sobrietà, a riprova che ci si possa divertire anche senza roboanti e smisurate spese.

Signora della serata la banda locale con i suoi giovanissimi musicisti che hanno allietato un popolo affascinato e plaudente a tutte le esecuzioni, incantevoli ed emozionanti allo stesso tempo.

Una festa che non ha trascurato nulla, dal folklore alla musica classica, dalla canzone italiana alla melodia napoletana, dalla canzone storica e popolare alla musica patriottica.

Due splendide serate conclusesi con una ricca spaghettata, organizzata dal gruppo folk locale “Antica Vescia” curato da Giuseppe Porchetta, Luigi Testa, Enrico Verrico e dalla Sig.ra Gagliardi, il tutto in una cornice di fuochi pirotecnici chiusi dalle note del sempre suggestivo silenzio che annunciava al popolo festante l’epilogo della manifestazione.

 

 

 
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16 agosto 2011 2 16 /08 /agosto /2011 21:36

                                     

                                            AL SINDACO DEL COMUNE DI

                                              S.S. COSMA E DAMIANO

                                            AL SINDACO DEL COMUNE DI

                                            CASTELFORTE                                          

                                          e, per conoscenza:

                                            Dott. Armando CUSANI

                                            Presidente

                                            Amministrazione Provinciale DI

                                            Latina

  

                                  

OGGETTO: comunicazione.

   

 

Il sottoscritto FRAGASSO Antonio, segretario intercomunale dell'Italia dei Valori, con la presente chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario per valutare se esiste la possibilità di creare l'unione o la fusione dei due comuni. Purtroppo spesso i cittadini confondono due cose; l'unione dei comuni prevista dall'art. 32 del Testo Unico degli Enti Locali è un ente locale costituito da due o più comuni, allo scopo di esercitare assieme determinate funzioni. L'unione ha personalità giuridica; è dotata di autonomia statuaria, regolamentare, organizzativa e finanziaria, e di propri organi, politici e gestionali. Resta fermo però il fatto che l'Unione è uno strumento di gestione associata dei servizi, in cui resta però intatta l'autonomia istituzionale dei singoli comuni. Nel caso invece della fusione, un solo comune prende il posto dei comuni che si fondono tra loro e diventano un Comune Unico. Il prosieguo della gestione associata dei servizi da parte dell'Unione, significa per il nostro territorio, avere significativi miglioramenti sotto il duplice profilo del contenimento dei costi e della efficacia, intesa come ottimizzazione dei servizi già erogati, sia come possibilità di fornire servizi aggiuntivi. Più in generale, gli enti collaborando tra loro possono assumere un peso politico più rilevante nei rapporti con i soggetti presenti sul territorio e con i livelli istituzionali superiori. L'ambito più esteso consente di intercettare maggiori quote di contributi pubblici e privati, da parte anche dell'Unione Europea. Tutto ciò a premessa e con l'auspicio che questo «fidanzamento» fra i due enti sia solo uno «step» necessario che porterà poi però ad un vero «matrimonio» dei due comuni e quindi alla nascita del Comune Unico.

Ritengo che il Comune Unico sia ormai una scelta obbligata, dettata dai tempi, dalle nuove legislazioni italiane ed europee, da un periodo di crisi e di mancanza di fondi, dalla necessità di guardare avanti con più pragmatismo e meno fatalismo. Credo anche che non vi debbano essere divisioni ideologiche, politiche e partitiche su questa tema e che si debba lavorare tutti assieme con la consapevolezza che il fine del comune unico sia un bene per tutti. La strada del confronto e della riflessione comune penso che in questo momento congiunturale sia la strada maestra da seguire.

 

                                                                               distinti saluti

                                                                        Antonio  Fragasso

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31 luglio 2011 7 31 /07 /luglio /2011 21:19

La situazione economica è grave e la Casta ha deciso in nome dell’amore verso il popolo di non andare in ferie nel mese di agosto. Bisogna riconoscerlo il sacrificio è ammirabile visto il grande lavoro svolto durante l’anno.  Pensa popolo, l’economia va male e i Castosi percepiscono uno stipendio che si aggira intorno ai 12000 € al mese a fronte di taluni settori di pensionati che arrivano a percepire 500 € mensili cioè il loro stipendio è ventiquattro volte quello di una pensione da fame, il doppio quasi degli stipendi dei colleghi delle nazioni europee economicamente più forti,  e l’economia va male!

 Si dice con insistenza che stiamo marciando con determinazione verso una nuova ,anzi peggiore tangentopoli, I Castosi  corrotti o inquisiti non si contano più, anzi non c’è giorno che non ne pescano uno e non  basta ancora, e non  basta ancora, e non  basta ancora, e non  basta ancora, e non  basta ancora?

Perché tanta indifferenza? Eppure basterebbe poco:

Eliminare le province e le Comunità Montane - Dimezzare gli onorevoli e rivedere i loro stipendi-Cacciare dal Parlamento per legge gli inquisiti e non candidarli-Eliminare tutti i privilegi giudiziari- Ergastolo al politico che si macchia di reati comuni, e tutto si risolverebbe.

Perché non lo fanno, Perché non lo fanno, perché non lo fanno, perché non lo fanno, perché non lo fanno?

E tu che fai? Dormi? 

 

 

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27 luglio 2011 3 27 /07 /luglio /2011 23:00

 

Nei mesi di luglio e agosto, come per incanto, il mio Paese si rianima. Le iniziative brulicano e la vivacità creativa prende il sopravvento. Il Primo cittadino, coadiuvato da validi sostenitori, non trascura nulla e segue con attenzione il tutto. A S. Giovanni, Il concerto nel centro storico della banda musicale locale, suscita grandi emozioni per la giovanissima età di quasi tutti i componenti, seguiti dai genitori che con attenzione, ne  misurano annualmente la crescita professionale. Durante tutto l’anno diversi sono gli eventi letterali che vanno dalla poesia alla narrativa, talvolta a carattere storico con richiami agli usi e costumi della nostra gente. In questi giorni abbiamo assistito, come di rito, alla tradizionale e attesissima corsa degli asini, di cui vi propongo un breve filmato, Numerose sono le sfilate per il centro di gruppi folkloristici internazionali, che si sono confrontati per quattro giorni sul palco costruito nel parcheggio, che bene si presta alla funzione di anfiteatro.

 Recentissima, ma non ultima la straordinaria manifestazione del premio Suio terme in uno scenario fantastico: l’anfiteatro di Suio.  Questa manifestazione, in voga solo da qualche anno, assume un significato straordinario per le Terme poiché permette di mettere in evidenza le loro necessità.  Quindi, non più politica sterile e parolaia ma azione e sostegno al fare. Le terme hanno bisogno d’interveti strutturali significativi senza i quali non sarà possibile ripetere il miracolo dei romani. La nostra amministrazione deve dare l’esempio, ma sarebbe tutto vano, se non vi corrispondessero forti iniziative degli operatori del settore che devono mettere in campo la loro professionalità proponendo le iniziative necessarie perché Suio non sia solo un luogo di cure termali ma anche di evasione, dopo undici mesi di lavoro, un posto di villeggiatura piacevole e accogliente. Le bellezze naturali non bastano e la straordinarietà delle nostre acque non è più sufficiente per attrarre il turismo.

Intanto le manifestazioni continuano:- la festa di San. Rocco, La ricorrenza della Santissima Addolorata, La festa dell’Uva e via con le altre fantastiche date che riempiono di brio e gioia le nostre contrade. 

 

  Ma la vita non è sempre feste e balli ci sono sempre problemi da affrontare e risolvere e allora il pensiero va in questi giorni agli operai dello stabilimento ex Manuli che lottano purtroppo in solitudine, per la conservazione del posto di lavoro. Ricordo ancora, quasi fosse una massima, una frase riportata nel mio vecchio libro di Storia e che mi piace qui ricordare perché tutti si rifletta:-                                                                                                                              “Intanto tra un ballo e l’altro, un carnevale e l’altro Venezia moriva”.

. A loro esprimo tutta la mia solidarietà che ha, ovviamente, solo valore morale, più incisiva e produttiva sarebbe invece la solidarietà morale e pratica dei cittadini della zona che, ancora, a mio avviso non comprendono l’importanza della conservazione delle attività produttive perse le quali saremo tutti un po’ più poveri. Il posto di lavoro, che non è un bene del padrone né della persona che lo occupa ma una risorsa economica della comunità, va difeso con forza

 Per l’occasione riporto un vecchio filmato che avviò, a mio avviso, la lenta agonia dello Stabilimento, allora Manuli

 

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  • Il brigante
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo,
profondo più del vasto mare.
Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo, profondo più del vasto mare. Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!

Gli uomini passano le idee res

 

La parabola della vita è fredda e cinica. Essa ha sempre un inizio, un massimo e una fine. Questa è una realtà che gli uomini potenti e non, devono accettare. Diversamente essa procede inesorabile perché non ha bisogno del consenso. Ed è ovvio che la grandezza dell'essere umano sia pari alla dignità che mostra nei momenti difficili.

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Soffia, soffia vento del Sud

 

 

Sud, con la potenza del voto, scaccia, dal tempio della politica   i  rappresentanti corrotti e servi del governo del nord.
Soffa, soffia sempre più forte vento del Sud
 per non essere più servo del Nord
 

Sud:- Un grido di dolore

Basta insulti e umiliazioni. Sono centocinquant' anni che i Nordisti ti mortificano e ti sfruttano, non sei ancora sazio? Ti definiscono Piagnone e usano tutti gli strumenti che hanno per suscitare in te un senso di colpa. Vogliono annullare ogni tua capacità reattiva per farti accettare passivamente e per altri centocinquant'anni il nuovo colpo che hanno preparato. Ancora non ti pesa l'antica valigia di cartone? E tu, mamma del Sud, dov'è tuo figlio?  Forse dorme nella vecchia casa del Nordista che con il suo affitto e con il sudore di entrambi se n'è costruita una nuova?  E tu vecchio, canuto e stanco, da quando non vedi il tuo ragazzo? Verrà a trovarti questo Natale? Lascia pure saltellare sulle tue ginocchia, il suo futuro, intanto prepara la valigia. Devi tenerla pronta, mi raccomando, così lui potrà andare appena il padre, ormai sfiancato, verrà a occupare il posto che avrai lasciato.

 Alza la testa uomo dell'antico regno, ovunque tu sei, in Patria o nel mondo, butta la vecchia valigia e vieni con noi, cammineremo insieme per costruire un Sud libero e migliore. Non più mafia e colonizzatori, non più ‘ndrangheta e corruttori, non più camorra e sfruttatori ma dignità, orgoglio e lavoro    

 

    

 

La mafia-Misteri e assurdità

http://digilander.libero.it/inmemoria/boss_mafiosi.htm

L'indirizzo sopra riportato, vi permette il collegamento con il sito che riporta il curriculum vitae dei capi della mafia siciliana.Il motivo di questa proposta è di seguito riportato. Vi sembrano questi personaggi così descritti avere la cultura e la capacità di gestire un'organizzazione che ha la forza di competere con l'economia nazionale e addirittura con lo Stato. O non sono essi piuttosto dei paraventi necessari per coprire i veri capi della Mafia? Perché lo stato non fa in tempo ad arrestarne uno che è già pronto il sostituto? come si può pensare che un capo della Mafia possa amministrare una si potente struttura con dei "pizzini". Come può essere definito capo mafia un signore che viveva in una baracca e si trastullava a preparar ricotta? Come poteva un "ricottaro", con modesto livello culturale, amministrare una poderosa potenza economica, capace addirittura, di decidere della vita e della morte dei più qualificati rappresentanti della legalità italiana? Non vi sembra più logico pensare che la Mafia abbia in realtà una regia molto più sofisticata e capace di quanto vogliano farci credere? Non credete sia finalmente giunta l'ora di disturbare il vero manovratore? Sino a quando i responsabili potranno continuare a offendere la nostra intelligenza?

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud

I giorni di Giuda e dei pigmei

Nei  giorni 22 e 23 Marzo i pigmei di AN ligi agli ordini dell’onnipotente, scioglieranno AN per confluire nel nuovo partito. Per l’occasione mi permetto di riportare un articolo proposto nel 2005 ad alcuni giornali ma non pubblicato. Lo ripropongo oggi sul mio Blog ritenendolo di estrema attualità.

“ DOVE VA ALLEANZA NAZIONALE ?

Il dibattito avviato da Berlusconi sul partito unico attraversa e provoca fibrillazioni più o meno forti in tutti i partiti della casa delle libertà; tra questi, AN è quello che più ne avverte le problematiche, per cui è comprensibile che i suoi militanti, formatesi alla luce della fiamma, abbiano dubbi e preoccupazioni verso i principi e gli ideali provenienti da altre culture politiche, non sempre condivise, e che dovranno in qualche modo accettare. Così come è legittimo che uomini che tanto hanno dato e raramente hanno avuto si preoccupino di sapere cosa troveranno nel pentolone del partito unico allorquando le "streghe della pallida Ecate" rimescolando e attizzando, avranno completato " l'intruglio" di questa nuova struttura. Lasciatoci alle spalle ciò che fu scelto ed escluso con il congresso di Fiuggi ove vedemmo le lacrime dei vinti, per i quali nessuno aveva programmato o autorizzato il successivo insulto, credevamo ormai chiuso il ciclo delle grandi rinunce, invece ci ritroviamo al punto di partenza, con interrogativi addirittura esistenziali. Ad esclusione della dicitura "nazionale" già sostituita dai fatti col termine federale, quali degli antichi valori supereranno la grande selezione del nuovo prestigiatore? Ci saranno ancora i valori dello stato sociale? Saremo un partito riformista o conservatore? Resteranno le partecipazioni statali o tutto sarà affidato ai grandi capitali e al libero mercato? E la scuola, la sanità, le pensione, quanto di esse verrà posto nelle mani del privato? Ma ancor più, continueranno i cittadini dalle Alpi al mare, compresa "Roma ladrona ", ad avere gli stessi diritti morali e materiali? O avremo cittadini di prima, seconda e terza categoria, come ci sembra essere già in prospettiva? Su questo si interroga oggi il fedele popolo di AN che da Fiuggi continua a dibattersi tra abiure e novità talvolta non facili da condividere e che si appresta per volere di pochi, e senza essere interpellato, ad effettuare un altro e forse ultimo salto. Sembra anche giusto chiederci (e non avremmo voluto farlo) come mai i riformatori Del lavoro altrui nel momento in cui a Fiuggi Si resero conto d'indossare un vestito stretto non prendessero Loro le opportune iniziative volando essi stessi verso altri lidi? Ecco da questo scaturisce lo stato conflittuale nel partito, è questo che genera i diversi frazionamenti nei quali si rifugia e trova il coraggio di continuare buona parte dei sostenitori. Questa situazione, presente a livello nazionale, si riflette nelle regioni, nelle (province e ancor più nei comuni ove le scelte forzate della coalizione hanno talvolta

privato la base del loro punti di riferimento Diciamo pure che il bipolarismo ancora ritenuto garante di democrazia e progresso, ha in realtà ridotto i margini di scelta e di dialogo concentrando il potere nelle mani di pochissimi che non. sempre ne fanno uso appropriato, ha inoltre favorito la formazione

di partiti e partitelli ad personam che hanno polverizzato lo scenario politico nazionale. Il partito, che ci insegnò a cedere il passo all'anziano e a rispettarne il passato, e che è impegnato oggi ad approvare leggi e leggine ad hoc non sempre edificanti, merita certamente maggior considerazione. E allora coraggio uomini di AN, si riapra il dialogo, si ritorni a guardare alla base, si rifletta sul maggioritario, non si abbia paura del proporzionale, ma soprattutto ci si ricordi che Dio c’è ed è Uno. Altro che ripulisti!

Castelforte 01/08/05     Porchetta Vincenzo  Via S. Martino