Nei mesi di luglio e agosto, come per incanto, il mio Paese si rianima. Le iniziative brulicano e la vivacità creativa prende il sopravvento. Il Primo cittadino, coadiuvato da validi sostenitori, non trascura nulla e segue con attenzione il tutto. A S. Giovanni, Il concerto nel centro storico della banda musicale locale, suscita grandi emozioni per la giovanissima età di quasi tutti i componenti, seguiti dai genitori che con attenzione, ne misurano annualmente la crescita professionale. Durante tutto l’anno diversi sono gli eventi letterali che vanno dalla poesia alla narrativa, talvolta a carattere storico con richiami agli usi e costumi della nostra gente. In questi giorni abbiamo assistito, come di rito, alla tradizionale e attesissima corsa degli asini, di cui vi propongo un breve filmato, Numerose sono le sfilate per il centro di gruppi folkloristici internazionali, che si sono confrontati per quattro giorni sul palco costruito nel parcheggio, che bene si presta alla funzione di anfiteatro.
Recentissima, ma non ultima la straordinaria manifestazione del premio Suio terme in uno scenario fantastico: l’anfiteatro di Suio. Questa manifestazione, in voga solo da qualche anno, assume un significato straordinario per le Terme poiché permette di mettere in evidenza le loro necessità. Quindi, non più politica sterile e parolaia ma azione e sostegno al fare. Le terme hanno bisogno d’interveti strutturali significativi senza i quali non sarà possibile ripetere il miracolo dei romani. La nostra amministrazione deve dare l’esempio, ma sarebbe tutto vano, se non vi corrispondessero forti iniziative degli operatori del settore che devono mettere in campo la loro professionalità proponendo le iniziative necessarie perché Suio non sia solo un luogo di cure termali ma anche di evasione, dopo undici mesi di lavoro, un posto di villeggiatura piacevole e accogliente. Le bellezze naturali non bastano e la straordinarietà delle nostre acque non è più sufficiente per attrarre il turismo.
Intanto le manifestazioni continuano:- la festa di San. Rocco, La ricorrenza della Santissima Addolorata, La festa dell’Uva e via con le altre fantastiche date che riempiono di brio e gioia le nostre contrade.
Ma la vita non è sempre feste e balli ci sono sempre problemi da affrontare e risolvere e allora il pensiero va in questi giorni agli operai dello stabilimento ex Manuli che lottano purtroppo in solitudine, per la conservazione del posto di lavoro. Ricordo ancora, quasi fosse una massima, una frase riportata nel mio vecchio libro di Storia e che mi piace qui ricordare perché tutti si rifletta:- “Intanto tra un ballo e l’altro, un carnevale e l’altro Venezia moriva”.
. A loro esprimo tutta la mia solidarietà che ha, ovviamente, solo valore morale, più incisiva e produttiva sarebbe invece la solidarietà morale e pratica dei cittadini della zona che, ancora, a mio avviso non comprendono l’importanza della conservazione delle attività produttive perse le quali saremo tutti un po’ più poveri. Il posto di lavoro, che non è un bene del padrone né della persona che lo occupa ma una risorsa economica della comunità, va difeso con forza
Per l’occasione riporto un vecchio filmato che avviò, a mio avviso, la lenta agonia dello Stabilimento, allora Manuli