Estate castelfortese 2015 Festa delle tre torri
Protagonisti i gruppi folcloristici provenienti da diverse parti del mondo
"LA SFILATA"
Organizzatore responsabile:
Celestino Di Bello
Il Brigante
Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet?
Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
Estate castelfortese 2015 Festa delle tre torri
Protagonisti i gruppi folcloristici provenienti da diverse parti del mondo
"LA SFILATA"
Organizzatore responsabile:
Celestino Di Bello
Noi siamo con il Popolo Italiano, Difendere i propri diritti e le proprie tradizioni non significa essere razzisti. I popoli in difficoltà hanno diritto ad essere aiutati, meglio se a casa loro. A nessun buon cittadino fa piacere abbandonare la propria terra e questo principio vale per tutti, qualunque sia il colore della pelle. Basta invasione, il Governo si dimetta il suo comportamento è alto tradimento e il popolo ha diritto a difendersi contro tutti e contro chiunque. E ricordiamoci ! Libertà significa anche difendere il proprio Dio.
Sto pensando alla scuola del bullo fiorentino. che sarà affidata ad altri bulli a lui assimilati, quasi nominati. Tutti circondati da bulletti e bullette ossequienti e un gruppuscolo d'infelici servitori acculturati che ci ricordano:- "non sai chi sono io, io ti sospendo, firma senza protestare o ti licenzio, o sei con me o contro di me, siamo tutti sulla stessa barca o affonda o galleggia, Io domani vengo in classe a controllare il tuo lavoro".
Una barca che ricorda quella di "Caron dimonio, con occhi di bragia" che tutti raccoglie e governa con l’imperioso io e l'aiuto dei diavoletti che svolazzano intorno e punzecchiano i non domati. Ciò che non poté il Duce di Predappio riuscì al bullo fiorentino. Una nuova fonte di corruzione, ben nascosta ai più, ha iniziato a far danno. Una falsa promessa di migliaia di assunzioni l'anno, che assomiglia molto alla vendita dell’antiche indulgenze, per avere la promessa del Paradiso.
Sangue nuovo all’Italia che muore.
Ancora una volta la Grecia, da lezione di democrazia, specie a chi in Europa ancora non ha compreso, che la storia è maestra di vita e i suoi insegnamenti non si possono ignorare. I poteri finanziari debbono comprendere che la forza economica posseduta non è un bene esclusivamente loro. Essa, è piuttosto il risultato di privazioni e sofferenze, proprio dei popoli che l' hanno prodotta e che i furbi, con meccanismi a volte diabolici, da loro stessi creati, hanno accumulato.Questi detentori dei sacrifici altrui,
hanno quindi il merito di averli sapientemente raccolti, ne sono al massimo i gestori, mai i padroni. Il tempo in cui i poteri forti imponevano le loro vessazioni ai deboli con la forza del carro armato è finito, tutti se ne facciano una ragione.Viva la Grecia.
L'Europa cerca di terrorizzare la Grecia che si rifiuta di farsi spolpare dalla Germania. Questa, messi da parte i carri armati, ci riprova oggi con i mezzi sofisticati della finanza, in comunione con banche e assimilati. In Italia ha già comprato assieme agli americani le nostre migliori aziende. Forza italia che è l'ora muoviti non stare a guardare il cucciolo della Merkel è pericoloso.
Castelforte 06-06-2015
Campo sportivo comunale- ncontro di calcio Castelforte - Cassino.
Allenatore e responsabili del Castelforte
G. Porchetta - Vincenzo Valente-Vincenzo Gagliardi - Giuseppe Porchetta- Fusco Giuseppe
La partita combattuta con grande impegno da entrambe le squadre si è conclusa con un pareggio Castelforte 1 Cassino 1
Oggi si parla spesso dell’emigrazione degli Italiani, principalmente verso l’America, spugna per quelli che scappavano dalla fame e dalla persecuzione dei loro nuovi padroni. Tutti, alla ricerca disperata di fortune, ampiamente osannate dagli americani, per il forte bisogno di forza lavoro. E così, una massa enorme di Italiani e non solo, lasciò la terra del sole per inseguire le nuove chimere. Nessuno pagò loro il viaggio, nessun corse a sostenere economicamente la loro avventura, nessuno li ospitò in alberghi o assicurò loro viveri e medicinali anzi, la terra del loro sogni li accolse con una inusuale ospitalità che spesso sfiorava il disprezzo e nessuno, si commosse per questo. Ma, la cosa che viene scrupolosamente taciuta da tutti è che Napoletani e Siciliani, perché di questi si trattava, scappavano da falsi liberatori, arrivati dal nord. Questi, saranno poi seguiti da Veneti, sottratti all’oppressione austrica, dicevano. Li seguiranno, più vicini a noi nel tempo, quei Triestini e quei Dalmati scampati alla ferocia consumata nelle Foibe. Questa, per tanti anni nascosta, per non turbare il sonno dei padri del PD. Solo oggi, dopo che il tempo ha coperto con un manto pietoso gli spietati autori, il terribile evento è timidamente entrato tra le cose da non dimenticare. Non di rado, il tempo la cattiveria cancella, ma succede a volte, che i popoli prendano coscienza del loro passato martirio e allora, e solo allora, iniziano ad alzare la testa, ad esempio gli Armeni. Anche il nostro Sud potrebbe fare altrettanto. La crisi economica impazza e si scioglie come neve al sole il lavoro degli italiani ma più che al Nord al Sud, perché? Si costruiscono selve di strade a tre quattro, cinque corsie, fino al punto che il popolo insorge, ma più che al Sud al nord, perché? Si costruiscono villaggi, strutture avveniristiche ma più che al sud al nord, perché? Teniamo gli occhi aperti, potrebbero sottrarci anche il fumo dell’Ilva come hanno fatto con i quattro spiccioli della terra dei fuochi. Cosa volete che contino quei quattro dimenticati della terra dei fuochi a confronto della grandiosità del lombardo Expo? Avete Rotto, L’Expo è cosa vostra, godetevelo pure , ma i diseredati stanno alzando la testa e voi ?
Forza Campania, alza la testa, basta umiliazioni, corri unita a difendere i tuoi sacrifici. L' INDESIT è il frutto del tuo lavoro, altri l' hanno venduta, non fartela portare via. Se li lasci fare, oggi ti toglieranno la scarpa sinistra e domani la destra. Ma bada bene Campania Felix, non solo gli operai di questa tua azienda, ma tutti voi, senza accorgervene, piano,piano resterete senza scarpe. Ma che dico ! Senza pane! E nelle grinfie della mala.
La novità che novità non è
Ci voleva un genio enciclopedico per comprendere che il tutto faceva capo in Italia. Ormai siamo a prova di bomba, il primato delinquenziale non ce lo porterà via più nessuno. Da qualche parte credo siano già a lavoro per preparare la legge per le future prescrizioni. Un mondo di delinquenti organizzato a mo' di mafia che si ramifica e trova appoggi in tutti i centri di potere, in cui vige la regola, tu dai una mano a me io ne do una a te Il tutto contornato da un buonismo patetico e falso, sostenuto quasi da tutti, in particolare, centri d'informazione. Questi, non solo ligi alle consegne erano sempre pronti ad aggredire le mosche bianche, ricorrendo all' arma ovattata prediletta dagli italiani e sostenuta dal grido infamante "Razzista". Pensate, Una marina, impegnata sino all'estremo, in quello che chiamano il nostro mare, con una virulenza, fortunatamente buona, che forse, non sera vista neanche nell'ultima guerra. Come si possono mobilitare tante navi, tanti volontari, tante cooperative, tanti centri d'accoglienza, tanti volontari senza capire,senza comprendere, senza conoscere o individuare le ombre, che il tutto governavano. Eppur si muoveva, ma nessuno sapeva.
Ci voleva un genio enciclopedico per comprendere che il tutto faceva capo in Italia. Ormai siamo a prova di bomba, il primato delinquenziale non ce lo porterà via più nessuno. Da qualche parte credo siano già a lavoro per preparare la legge per le future prescrizioni. Un mondo di delinquenti organizzato a mo' di mafia che si ramifica e trova appoggi in tutti i centri di potere, in cui vige la regola, tu dai una mano a me io ne do una a te Il tutto contornato da un buonismo patetico e falso, sostenuto quasi da tutti, in particolare, centri d'informazione. Questi, non solo ligi alle consegne erano sempre pronti ad aggredire le mosche bianche, ricorrendo all' arma ovattata prediletta dagli italiani e sostenuta dal grido infamante "Razzista". Pensate, Una marina, impegnata sino all'estremo, in quello che chiamano il nostro mare, con una virulenza, fortunatamente buona, che forse, non sera vista neanche nell'ultima guerra. Come si possono mobilitare tante navi, tanti volontari, tante cooperative, tanti centri d'accoglienza, tanti volontari senza capire,senza comprendere, senza conoscere o individuare le ombre, che il tutto governavano. Eppur si muoveva, ma nessuno sapeva.
La parabola della vita è fredda e cinica. Essa ha sempre un inizio, un massimo e una fine. Questa è una realtà che gli uomini potenti e non, devono accettare. Diversamente essa procede inesorabile perché non ha bisogno del consenso. Ed è ovvio che la grandezza dell'essere umano sia pari alla dignità che mostra nei momenti difficili.
Basta insulti e umiliazioni. Sono centocinquant' anni che i Nordisti ti mortificano e ti sfruttano, non sei ancora sazio? Ti definiscono Piagnone e usano tutti gli strumenti che hanno per suscitare in te un senso di colpa. Vogliono annullare ogni tua capacità reattiva per farti accettare passivamente e per altri centocinquant'anni il nuovo colpo che hanno preparato. Ancora non ti pesa l'antica valigia di cartone? E tu, mamma del Sud, dov'è tuo figlio? Forse dorme nella vecchia casa del Nordista che con il suo affitto e con il sudore di entrambi se n'è costruita una nuova? E tu vecchio, canuto e stanco, da quando non vedi il tuo ragazzo? Verrà a trovarti questo Natale? Lascia pure saltellare sulle tue ginocchia, il suo futuro, intanto prepara la valigia. Devi tenerla pronta, mi raccomando, così lui potrà andare appena il padre, ormai sfiancato, verrà a occupare il posto che avrai lasciato.
Alza la testa uomo dell'antico regno, ovunque tu sei, in Patria o nel mondo, butta la vecchia valigia e vieni con noi, cammineremo insieme per costruire un Sud libero e migliore. Non più mafia e colonizzatori, non più ‘ndrangheta e corruttori, non più camorra e sfruttatori ma dignità, orgoglio e lavoro
http://digilander.libero.it/inmemoria/boss_mafiosi.htm
L'indirizzo sopra riportato, vi permette il collegamento con il sito che riporta il curriculum vitae dei capi della mafia siciliana.Il motivo di questa proposta è di seguito riportato. Vi
sembrano questi personaggi così descritti avere la cultura e la capacità di gestire un'organizzazione che ha la forza di competere con l'economia nazionale e addirittura con lo Stato. O non sono
essi piuttosto dei paraventi necessari per coprire i veri capi della Mafia? Perché lo stato non fa in tempo ad arrestarne uno che è già pronto il sostituto? come si può pensare che un capo della
Mafia possa amministrare una si potente struttura con dei "pizzini". Come può essere definito capo mafia un signore che viveva in una baracca e si trastullava a preparar ricotta? Come poteva un
"ricottaro", con modesto livello culturale, amministrare una poderosa potenza economica, capace addirittura, di decidere della vita e della morte dei più qualificati rappresentanti della legalità
italiana? Non vi sembra più logico pensare che la Mafia abbia in realtà una regia molto più sofisticata e capace di quanto vogliano farci credere? Non credete sia finalmente giunta l'ora di
disturbare il vero manovratore? Sino a quando i responsabili potranno continuare a offendere la nostra intelligenza?
Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud
Nei giorni 22 e 23 Marzo i pigmei di AN ligi agli ordini dell’onnipotente, scioglieranno AN per confluire nel nuovo partito. Per l’occasione mi permetto di riportare un articolo proposto nel 2005 ad alcuni giornali ma non pubblicato. Lo ripropongo oggi sul mio Blog ritenendolo di estrema attualità.
“ DOVE VA ALLEANZA NAZIONALE ?
Il dibattito avviato da Berlusconi sul partito unico attraversa e provoca fibrillazioni più o meno forti in tutti i partiti della casa delle libertà; tra questi, AN è quello che più ne avverte le problematiche, per cui è comprensibile che i suoi militanti, formatesi alla luce della fiamma, abbiano dubbi e preoccupazioni verso i principi e gli ideali provenienti da altre culture politiche, non sempre condivise, e che dovranno in qualche modo accettare. Così come è legittimo che uomini che tanto hanno dato e raramente hanno avuto si preoccupino di sapere cosa troveranno nel pentolone del partito unico allorquando le "streghe della pallida Ecate" rimescolando e attizzando, avranno completato " l'intruglio" di questa nuova struttura. Lasciatoci alle spalle ciò che fu scelto ed escluso con il congresso di Fiuggi ove vedemmo le lacrime dei vinti, per i quali nessuno aveva programmato o autorizzato il successivo insulto, credevamo ormai chiuso il ciclo delle grandi rinunce, invece ci ritroviamo al punto di partenza, con interrogativi addirittura esistenziali. Ad esclusione della dicitura "nazionale" già sostituita dai fatti col termine federale, quali degli antichi valori supereranno la grande selezione del nuovo prestigiatore? Ci saranno ancora i valori dello stato sociale? Saremo un partito riformista o conservatore? Resteranno le partecipazioni statali o tutto sarà affidato ai grandi capitali e al libero mercato? E la scuola, la sanità, le pensione, quanto di esse verrà posto nelle mani del privato? Ma ancor più, continueranno i cittadini dalle Alpi al mare, compresa "Roma ladrona ", ad avere gli stessi diritti morali e materiali? O avremo cittadini di prima, seconda e terza categoria, come ci sembra essere già in prospettiva? Su questo si interroga oggi il fedele popolo di AN che da Fiuggi continua a dibattersi tra abiure e novità talvolta non facili da condividere e che si appresta per volere di pochi, e senza essere interpellato, ad effettuare un altro e forse ultimo salto. Sembra anche giusto chiederci (e non avremmo voluto farlo) come mai i riformatori Del lavoro altrui nel momento in cui a Fiuggi Si resero conto d'indossare un vestito stretto non prendessero Loro le opportune iniziative volando essi stessi verso altri lidi? Ecco da questo scaturisce lo stato conflittuale nel partito, è questo che genera i diversi frazionamenti nei quali si rifugia e trova il coraggio di continuare buona parte dei sostenitori. Questa situazione, presente a livello nazionale, si riflette nelle regioni, nelle (province e ancor più nei comuni ove le scelte forzate della coalizione hanno talvolta
privato la base del loro punti di riferimento Diciamo pure che il bipolarismo ancora ritenuto garante di democrazia e progresso, ha in realtà ridotto i margini di scelta e di dialogo concentrando il potere nelle mani di pochissimi che non. sempre ne fanno uso appropriato, ha inoltre favorito la formazione
di partiti e partitelli ad personam che hanno polverizzato lo scenario politico nazionale. Il partito, che ci insegnò a cedere il passo all'anziano e a rispettarne il passato, e che è impegnato oggi ad approvare leggi e leggine ad hoc non sempre edificanti, merita certamente maggior considerazione. E allora coraggio uomini di AN, si riapra il dialogo, si ritorni a guardare alla base, si rifletta sul maggioritario, non si abbia paura del proporzionale, ma soprattutto ci si ricordi che Dio c’è ed è Uno. Altro che ripulisti!
Castelforte 01/08/05 Porchetta Vincenzo Via S. Martino