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13 novembre 2013 3 13 /11 /novembre /2013 19:32

Mi sto chiedendo ormai da giorni come sia stato possibile, che il territorio campano, in particolare casertano e non solo, venisse manomesso e sconvolto da ruspe, che interravano rifiuti arrivati con autocarri da lontano, senza che nessuno se ne accorgesse. Eppure in queste zone ci sono Sindaci con i loro corpi di vigili urbani, Caserme dei Carabinieri, Finanzieri, Poliziotti, Forestali, Soldati, insomma un esercito di uomini e comandanti che tra i loro compiti, non era certamente escluso il controllo del territorio per la sicurezza dei cittadini. Non un territorio qualsiasi, ma uno che per noti motivi doveva già essere sottoposto all’attenzione dei responsabili della sicurezza. Eppure nessuno ha visto, nessuno ha parlato, nessuno ha sentito e quindi nessuno ha fatto un cazzo. A questo punto sembra incredibile che ci siano personaggi, che dovrebbero dare spiegazioni e invece si alterano, si offendono per l’uso di appellativi, a dir loro, non appropriati, e richiamino chi per amor di un popolo abbandonato e privo di guida, si sia fatto avanti a pretendere, che si prendessero i provvedimenti necessari. Tutto, dopo un silenzio di circa quindici anni. Il popolo pagò e paga per la sua sicurezza e ha diritto a pretende che i responsabili di quanto accaduto, siano assicurati alla giustizia. Quindi, non facciamo gli gnorri, non cercate di scaricare sui cittadini le vostre inadempienze. Fatevi avanti voi che siete responsabili e non per finta ma concretamente.

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9 novembre 2013 6 09 /11 /novembre /2013 21:24
Straordinaria verità

Sul Web ho incontrato quest’immagine che vi mostro. A me è sembrata rivelatrice di una straordinaria verità che è in noi, sia pure nascosta. Tanti anni di occupazione da parte di altri popoli, ci hanno trasformato, da padroni del mondo in servi del mondo. Ne segue che la nostra è storia di dominati e non di dominatori. Quando in tempi recenti qualcuno cercò di ridarci dignità e un po’ di prestigio le cose andarono purtroppo male. Ma il comportamento finale che ne scaturì restituì all’Italia tutto il suo brutto peso storico, addirittura aggravato da comportamenti, a mio avviso, poco edificanti. La foto si colloca perfettamente in questa nostra dimensione. In tutto questo vi sembrerà strano, il popolo ha sempre avuto un ruolo marginale, determinanti sono stati sempre loro i vertici che hanno puntualmente mancato all’appuntamento con la storia. Ma non sarei lineare con me stesso se non riconoscessi che le dominazioni ci hanno educati ad accettare la classe dirigente imposta dall’alto, lasciandoci credere che la politica non ci riguardasse perché prerogativa dei potenti. E quando questo concetto sembrava essere superato, una legge di corrotti, furbi e maliziosi ci ha rigettati nel buio di una democrazia oligarchica, corrotta e malsana, e il popolo non mosse un dito. Arriviamo persino a rifiutare chi propone il meglio per noi, preferendo l’amico o addirittura l’amico dell’amico, sempre legge elettorale permettendo.

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3 novembre 2013 7 03 /11 /novembre /2013 20:00

Se Schiavone dicesse il vero ed i documenti non più segretati confermassero le sue dichiarazioni, il momento sarebbe delicato e molto preoccupante. Diverrebbe altresì impossibile continuare ad avere fiducia nella maggior parte di quelli che sino a oggi hanno governato, ed altrettanto difficile sarebbe pensarli estranei ad accadimenti che tanto peso hanno avuto e stanno avendo sulla vita della nostra gente. E allora, l’ultimo voto politico assumerebbe un significato potente e carico di responsabilità. Il Popolo italiano ha riposto la sua fiducia in Grillo e nel suo Movimento ed è giusto che da questi ci si aspetti tanto, ma sopratutto giustizia. E’, a mio avviso, importante conoscere i nomi dei componenti della commissione parlamentare d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Campania unitamente a quelli che hanno segretato, invece di denunciare i fatti. Sarebbe anche opportuno aggiungere i componenti dei governi che hanno amministrato a partire dal 1997. Si commetterebbe un reato contro l’ Umanità se tutto passasse in sordina coperto da omertoso silenzio. E allora il Movimento prenda le iniziative del caso per rendere giustizia agli italiani ed in particolare al popolo del Sud, perché chi doveva controllare e non l’ha fatto, chi doveva vedere e non ha visto, chi doveva parlare e non ha parlato, chi doveva sentire e non ha sentito paghi le sue colpe. Per chiudere voglio esprimere tutto il mio modestissimo apprezzamento per la visita del M5S alla discarica di Penitro sponsorizzata dall’amico Antonio Vellucci. Noi paghiamo somme non trascurabili per la raccolta rifiuti ed è importante che ci siano cittadini che s’interessino e controllino.

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1 novembre 2013 5 01 /11 /novembre /2013 12:06

Viva Il Populismo

Perché tanto allarmismo sul Populismo giacché per Populismo s’intende la tendenza a idealizzare il mondo popolare come detentore di valori positivi. Ovviamente voi preferite la vostra democrazia oligarchica, dove il popolo è solo la cosa da sfruttare fino all’osso come avviene oggi mentre, voi democratici oligarchici, ve la spassate alle spalle del Popolo. Cosa vi sarebbe di riprovevole in chi accetta come unica legittimazione per l'esercizio del potere politico quella derivante dal consenso popolare? E’ forse meglio questa vostra democrazia oligarchica ove il Popolo bue non conta un cazzo?

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1 novembre 2013 5 01 /11 /novembre /2013 02:41
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29 ottobre 2013 2 29 /10 /ottobre /2013 18:41

Credevo fosse un invasato ma ora che ha la sua condanna, mi sono ricreduto, possiamo dire che finalmente anche Lui ha le carte in regola per fare il politico di grido, Il curriculum è completo. Prima, tutti i big lo guardavano dall’ alto in basso e con sospetto, ora è tutto a posto, sono tutti con lui, salvo qualche concorrente, più quotato. La rituale dichiarazione di estraneità ai fatti l’avrà già fatta. Lui è ovviamente innocente e lo dimostrerà. Qualche funzionario, in buona fede, si sarà sbagliato e se la sono presa con Lui. Non è la prima volta, altri big hanno avuto problemi simili, poi tutto si è chiarito. Però diciamolo forte e chiaro, e l’ha detto anche Lui, con questa Magistratura non se ne può proprio più, la sua riforma non è più rinviabile.

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24 ottobre 2013 4 24 /10 /ottobre /2013 19:22

Vi propongo la visione di due video sulla centrale nucleare del Garigliano. Il primo ha, certamente per la nostra zona, un enorme valore storico-ambientale. Il video fu realizzato dall’Istituto Luce al momento della costruzione. Il 15 novembre dell’ormai lontano 1958 l’On. Fascetti annuncia agli Italiani la costruzione della prima centrale nucleare italiana. La zona prescelta è la piana del Garigliano. La popolazione di Castelforte comprese subito il pericolo che la cosa rappresentava e vi si oppose con energia. Se avessero dato retta alla nostra gente avremmo evitato una spesa enorme aggravata dalla costruzione di altre centrali poi miseramente dismesse. Purtroppo la sensibilità delle popolazioni coinvolte non fu unanime. Alcune preferirono cogliere l’occasione in cambio di vantaggi economici e i lavori iniziarono. Le vicende e le tante preoccupazioni che ne seguirono sono note perché spesso oggetto di dibattiti pubblici che finirono col coinvolgere anche le scuole. Il secondo filmato è infatti un lavoro realizzato dai bambini delle scuole elementari guidati dall’ ins. di allora Maria Pia. Il video, evidenzia la sensibilità dei nostri bambini messi di fronte ad un grande problema, allora e oggi è di grande attualità. In esso, traspare l’abilità e la guida dell’insegnante che permette ai piccoli uomini di affrontare ed esaminare, come fosse un gioco la cosa, senza togliere nulla alla potenza del messaggio cognitivo e formativo. I grandi di oggi che avranno l’occasione di rivederlo potranno meravigliarsi di quanto furono capaci di fare.

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18 ottobre 2013 5 18 /10 /ottobre /2013 19:13

In occasione della discussione sui costi di certi personaggi della RAI e non solo, voglio riaffermare la mia opinione.

Penso che non basti più parlare. Bisogna agire, inventarsi qualche cosa. Nulla cambia da solo ed è da pazzi pensare che il cambiamento possa venire da chi trae vantaggi dalla situazione attuale. Oggi, va di moda la parola privatizzazione, cosa non condivisibile salvo qualche eccezione e, la RAI ne è una. Questa, a mio avviso, è un pozzo senza fondo, al servizio dei politici e dei loro compari. Con la privatizzazione di due delle tre reti RAI ci scrolleremmo di dosso tutti quei buontemponi di cui tanto si parla oggi e che sembra ci costino l’ira di Dio. Inoltre, ci libereremmo del peso di due reti e potremmo anche dimezzare il canone. Così facendo le famiglie risparmierebbero più di quanto il Sig. Letta vorrebbe mette nella busta paga. Non sono neanche trascurabili i vantaggi che ne trarrebbe la democrazia, ampliando la sfera delle libere opinioni oggi compromessa da diversi e nascosti fattori.

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10 ottobre 2013 4 10 /10 /ottobre /2013 09:26
Perché tanta gente in Italia finisce in galera?

Io sono di destra, ma non sostenitore di Berlusconi. Voglio comunque dire, che se dopo aver perso tanto tempo in processi e processini non escluso il grande danno alla Nazione, adesso ci scappa l’indulto o qualche altra cavolata del genere, allora, della giustizia non ve ne frega e non ve ne fregava niente e tanto meno, dei reati del Berlusca. Se ne conclude che l’unico obiettivo che si voleva veramente raggiungere, era la sua eliminazione dalla scena politica e cioè un colpo di mano col bastone e la carota.

Bella sta democrazia.

In questo caso non ne uscirebbe bene nessuno, neppure l’ alfiere Alfano perché è ancora valido il detto “cui prodest? ” e per essere un pochino cattivo aggiungerò, “Tu quoque, Brute, fili mi! ”. Potrei allora concludere che passano gli anni i decenni, i secoli ma l’uomo non cambia mai. Mi piace osservare, che quando si sposta con forza un macigno, che per tanto tempo ha occupato la stessa posizione, sempre succede, che sotto compaiono brulicanti vermi. La DC, a suo tempo, evidenziò la cosa con un suo manifesto di propaganda che intitolò:-Mosso il macigno, non restano che vermi.

Sarebbe invece, a mio avviso, più opportuno chiedersi Sig. Presidente, perché, oggi, in Italia, tanta gente finisce in galera?

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5 ottobre 2013 6 05 /10 /ottobre /2013 14:08
Disperazione e morte

D’innanzi alla morte bisogna sempre inchinarsi. Conosciamo le sofferenze di un profugo, non è certamente bello lasciare la propria terra, noi ne sappiamo qualcosa, specie se del sud. Questo non è un evento nuovo basta pensare a “tu saprai come sa di sale lo pane altrui…”. Chi crede che l’Italia accerchiata in quasi tutte le sue frontiere, tormentata dalla crisi economica, possa accogliere tutti i profughi in fuga o alla ricerca di un futuro migliore è uno sciagurato e bisogna fermarlo. E’ vile suscitare sensi di colpa in chi non ne ha, ma è anche ovvio, che non si possono lasciare i popoli oppressi dalle guerre e tormentati dalla fame in balia di se stessi. Bisogna allora, dare spazio a politiche di cooperazione e ad aiuti sostanziosi agli stati da cui questi provengono. La demagogia del razzismo, la politica dell’accoglienza senza fine, le promesse di dare loro ciò che non abbiamo per noi è colpevole. Chi lo sostiene è ipocrita e falso, e non dovrebbe occupare posti di responsabilità. Essi sono e forieri di sventure e dispensieri d’irresponsabilità, falsità.

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Profilo

  • Il brigante
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo,
profondo più del vasto mare.
Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!
  • Apro gli occhi e dormo un sonno profondo, profondo più del vasto mare. Chiudo gli occhi,son desto e... corro, corro, corro. Chi m'insegue? Le Ronde!

Gli uomini passano le idee res

 

La parabola della vita è fredda e cinica. Essa ha sempre un inizio, un massimo e una fine. Questa è una realtà che gli uomini potenti e non, devono accettare. Diversamente essa procede inesorabile perché non ha bisogno del consenso. Ed è ovvio che la grandezza dell'essere umano sia pari alla dignità che mostra nei momenti difficili.

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Soffia, soffia vento del Sud

 

 

Sud, con la potenza del voto, scaccia, dal tempio della politica   i  rappresentanti corrotti e servi del governo del nord.
Soffa, soffia sempre più forte vento del Sud
 per non essere più servo del Nord
 

Sud:- Un grido di dolore

Basta insulti e umiliazioni. Sono centocinquant' anni che i Nordisti ti mortificano e ti sfruttano, non sei ancora sazio? Ti definiscono Piagnone e usano tutti gli strumenti che hanno per suscitare in te un senso di colpa. Vogliono annullare ogni tua capacità reattiva per farti accettare passivamente e per altri centocinquant'anni il nuovo colpo che hanno preparato. Ancora non ti pesa l'antica valigia di cartone? E tu, mamma del Sud, dov'è tuo figlio?  Forse dorme nella vecchia casa del Nordista che con il suo affitto e con il sudore di entrambi se n'è costruita una nuova?  E tu vecchio, canuto e stanco, da quando non vedi il tuo ragazzo? Verrà a trovarti questo Natale? Lascia pure saltellare sulle tue ginocchia, il suo futuro, intanto prepara la valigia. Devi tenerla pronta, mi raccomando, così lui potrà andare appena il padre, ormai sfiancato, verrà a occupare il posto che avrai lasciato.

 Alza la testa uomo dell'antico regno, ovunque tu sei, in Patria o nel mondo, butta la vecchia valigia e vieni con noi, cammineremo insieme per costruire un Sud libero e migliore. Non più mafia e colonizzatori, non più ‘ndrangheta e corruttori, non più camorra e sfruttatori ma dignità, orgoglio e lavoro    

 

    

 

La mafia-Misteri e assurdità

http://digilander.libero.it/inmemoria/boss_mafiosi.htm

L'indirizzo sopra riportato, vi permette il collegamento con il sito che riporta il curriculum vitae dei capi della mafia siciliana.Il motivo di questa proposta è di seguito riportato. Vi sembrano questi personaggi così descritti avere la cultura e la capacità di gestire un'organizzazione che ha la forza di competere con l'economia nazionale e addirittura con lo Stato. O non sono essi piuttosto dei paraventi necessari per coprire i veri capi della Mafia? Perché lo stato non fa in tempo ad arrestarne uno che è già pronto il sostituto? come si può pensare che un capo della Mafia possa amministrare una si potente struttura con dei "pizzini". Come può essere definito capo mafia un signore che viveva in una baracca e si trastullava a preparar ricotta? Come poteva un "ricottaro", con modesto livello culturale, amministrare una poderosa potenza economica, capace addirittura, di decidere della vita e della morte dei più qualificati rappresentanti della legalità italiana? Non vi sembra più logico pensare che la Mafia abbia in realtà una regia molto più sofisticata e capace di quanto vogliano farci credere? Non credete sia finalmente giunta l'ora di disturbare il vero manovratore? Sino a quando i responsabili potranno continuare a offendere la nostra intelligenza?

Soffia, soffia sempre più forte vento del Sud

I giorni di Giuda e dei pigmei

Nei  giorni 22 e 23 Marzo i pigmei di AN ligi agli ordini dell’onnipotente, scioglieranno AN per confluire nel nuovo partito. Per l’occasione mi permetto di riportare un articolo proposto nel 2005 ad alcuni giornali ma non pubblicato. Lo ripropongo oggi sul mio Blog ritenendolo di estrema attualità.

“ DOVE VA ALLEANZA NAZIONALE ?

Il dibattito avviato da Berlusconi sul partito unico attraversa e provoca fibrillazioni più o meno forti in tutti i partiti della casa delle libertà; tra questi, AN è quello che più ne avverte le problematiche, per cui è comprensibile che i suoi militanti, formatesi alla luce della fiamma, abbiano dubbi e preoccupazioni verso i principi e gli ideali provenienti da altre culture politiche, non sempre condivise, e che dovranno in qualche modo accettare. Così come è legittimo che uomini che tanto hanno dato e raramente hanno avuto si preoccupino di sapere cosa troveranno nel pentolone del partito unico allorquando le "streghe della pallida Ecate" rimescolando e attizzando, avranno completato " l'intruglio" di questa nuova struttura. Lasciatoci alle spalle ciò che fu scelto ed escluso con il congresso di Fiuggi ove vedemmo le lacrime dei vinti, per i quali nessuno aveva programmato o autorizzato il successivo insulto, credevamo ormai chiuso il ciclo delle grandi rinunce, invece ci ritroviamo al punto di partenza, con interrogativi addirittura esistenziali. Ad esclusione della dicitura "nazionale" già sostituita dai fatti col termine federale, quali degli antichi valori supereranno la grande selezione del nuovo prestigiatore? Ci saranno ancora i valori dello stato sociale? Saremo un partito riformista o conservatore? Resteranno le partecipazioni statali o tutto sarà affidato ai grandi capitali e al libero mercato? E la scuola, la sanità, le pensione, quanto di esse verrà posto nelle mani del privato? Ma ancor più, continueranno i cittadini dalle Alpi al mare, compresa "Roma ladrona ", ad avere gli stessi diritti morali e materiali? O avremo cittadini di prima, seconda e terza categoria, come ci sembra essere già in prospettiva? Su questo si interroga oggi il fedele popolo di AN che da Fiuggi continua a dibattersi tra abiure e novità talvolta non facili da condividere e che si appresta per volere di pochi, e senza essere interpellato, ad effettuare un altro e forse ultimo salto. Sembra anche giusto chiederci (e non avremmo voluto farlo) come mai i riformatori Del lavoro altrui nel momento in cui a Fiuggi Si resero conto d'indossare un vestito stretto non prendessero Loro le opportune iniziative volando essi stessi verso altri lidi? Ecco da questo scaturisce lo stato conflittuale nel partito, è questo che genera i diversi frazionamenti nei quali si rifugia e trova il coraggio di continuare buona parte dei sostenitori. Questa situazione, presente a livello nazionale, si riflette nelle regioni, nelle (province e ancor più nei comuni ove le scelte forzate della coalizione hanno talvolta

privato la base del loro punti di riferimento Diciamo pure che il bipolarismo ancora ritenuto garante di democrazia e progresso, ha in realtà ridotto i margini di scelta e di dialogo concentrando il potere nelle mani di pochissimi che non. sempre ne fanno uso appropriato, ha inoltre favorito la formazione

di partiti e partitelli ad personam che hanno polverizzato lo scenario politico nazionale. Il partito, che ci insegnò a cedere il passo all'anziano e a rispettarne il passato, e che è impegnato oggi ad approvare leggi e leggine ad hoc non sempre edificanti, merita certamente maggior considerazione. E allora coraggio uomini di AN, si riapra il dialogo, si ritorni a guardare alla base, si rifletta sul maggioritario, non si abbia paura del proporzionale, ma soprattutto ci si ricordi che Dio c’è ed è Uno. Altro che ripulisti!

Castelforte 01/08/05     Porchetta Vincenzo  Via S. Martino